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DOI | 10.32060/PERIODICA.2.2023.175-202 |
Autore | Gianfranco Ghirlanda |
Titolo | La cost. ap. In Ecclesiarum communione: riorganizzazione del Vicariato della diocesi di Roma |
Rivista | Periodica de re canonica |
ISSN | 2610-9212 — 2611-4054 |
Volume | 112 |
Anno | 2023 |
Pagine | 175-202 |
Sommario | L’autore mostra come la riforma della Curia Romana sia un simbolo per la riorganizzazione del Vicariato della diocesi di Roma, avvenuta con la cost. ap. In Ecclesiarum communione, la quale a sua volta dev’essere un simbolo per la riorganizzazione delle varie curie diocesane. La Chiesa di Roma viene presentata come comunità evangelizzatrice e missionaria, che deve organizzare se stessa sulla base del principio della sinodalità e della partecipazione. Ciò si fa concreto nella rilevanza che dalla costituzione viene data al consiglio episcopale, presieduto dal Papa stesso o, in caso di sua assenza, dal Cardinale Vicario, e composto da tutti i vescovi ausiliari, i quali non sono chiamati solo ad esprimere il proprio parere, ma, al di là del can. 473 §4, a dare il proprio consenso alle decisioni del Cardinale Vicario nelle materie più importanti determinate nella costituzione stessa. È infatti ritenuto “organo primo di sinodalità” e “luogo apicale di discernimento e delle decisioni pastorali e ammnistrative”. Nello spirito di sinodalità, in modo consultivo, dal consiglio episcopale debbono essere coinvolti nelle decisioni più importanti anche tutti gli organi consultivi diocesani. |